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Le attività della Fondazione: dal dolore alla speranza, un cammino difficile ma non impossibile

Sorta per volontà dei genitori, dopo l’assassinio per stupro di Roberta, figlia dei fondatori,  la Fondazione “Roberta Lanzino” ha immediatamente individuato come ambito specifico di operativo interesse, la lotta contro ogni forma di violenza nei confronti delle donne, dei minori e dei soggetti deboli e subito,  a partire dall’area geografica Cosenza-Rende, ha via via allargato l’ambito territoriale di intervento a tutta la Regione Calabria, non trascurando di abbracciare zone e ambienti  periferici e dimenticati.

La sua vision e la sua mission si concentrano intorno al dettato della sua carta fondativa: lo STATUTO,  firmato  presso lo studio del notaio Amato, a Cosenza, il 26 luglio 1989 ad un anno dalla tragedia:

  • Attivare in Calabria la lotta contro la violenza sessuale o altra forma di violenza perpetrata all’esterno o all’interno della famiglia nei confronti di donne, minori o soggetti in condizione di particolare debolezza;
  • Assicurare ai suddetti soggetti assistenza legale e tecnica attraverso;
  • la consulenza e la costituzione di parte civile nei processi penali per abuso, maltrattamento e stupro;
  • Dare sostegno psicologico e accoglienza mirata alla riconquista dei diritti e della dignità offesi.

Promuovere la cultura della non violenza rendendo partecipe e coinvolgendo l’opinione pubblica, i mass media, le Istituzioni, le OO.SS che operano nel campo socio culturale e politico e le Istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado….

Dunque alla Fondazione non poteva bastare essere nata con la voglia di lottare, aiutare, sostenere. Bisognava contattare i tanti rivoli sociali (parrocchie, quartieri, scuole, istituzioni) per sradicare stereotipi, per correggere false credenze, per diffondere la sapienza storica del valore e del contributo delle donne sia all’interno delle famiglie, sia più in generale, nel mondo, nonostante il vento contrario delle leggi degli uomini, che certamente hanno  giocato un ruolo importante nella costruzione di una davvero ingiustificata disparità.

All’interno di questa finalità, la Fondazione si muove e  opera in tre specifiche AREE,  attivando Servizi in regime di volontariato e  di gratuità:

  • AREA DEL SOSTEGNO;
  • AREA DELL'ACCOGLIENZA;
  • AREA DELLA FORMAZIONE. 

 

AREA DEL SOSTEGNO E DELL’ACCOGLIENZA

La Fondazione “Roberta Lanzino” onlus  ha aperto e costruito luoghi di riferimento, dislocati nel territorio calabrese. Si tratta di punti di ascolto capaci di raccogliere la domanda e di  collegarsi alla sede operativa sita in Via Verdi 5, a Rende che è il centro pulsane dell’attività complessiva. Essa inoltre è collegata al numero verde nazionale  1522

 

L’attività di sostegno e accoglienza si espleta attraverso i seguenti servizi:

ASCOLTO TELEFONICO E IN SEDE:  (CAV) Ripetuti incontri di Ascolto contenitivo e partecipativo. OBIETTIVO: Contenere il trauma;; Trasmettere fiducia; Decodificare il  bisogno; Porsi concretamente accanto; Costruire un Progetto individualizzato per ciascuna donna;

SOSTEGNO LEGALE: Consulenza, Affiancamento, Assistenza e/o Costituzione di parte civile accanto  a bambini, adolescenti, donne, vittime di abuso e/o molestie e/o maltrattamenti e/o stupro. OBIETTIVO: accompagnare e sostenere il percorso giudiziario;  Trasmettere alla comunità il senso di una ferita sociale;

SOSTEGNO PSICOLOGICO: Percorsi di counseling psicologico. OBIETTIVO: Favorire e sostenere il cammino di autostima e autonomia;

SOSTEGNO ALIMENTARE: Progetto Aiuto alle donne e Sostegno alle Famiglie. OBIETTIVO: farsi concretamente partecipi anche delle difficoltà economiche di famiglie del territorio, nelle quali, anche se solo per motivi economici e sociali, la situazione delle donne, appare fortemente sacrificata;

 OSPITALITÀ

Nel corso degli anni, operando nel campo del contrasto alla violenza di genere, e affiancando le donne e i loro figli, nella complessa gestione dei percorsi di uscita dalla violenza, la Fondazione ha avvertito la necessità di inserire nel progetto l’ OSPITALITÀ diurna e notturna dellle vittime di violenza di genere costrette spesso a lasciare la propria dimora.

Da questa attenta analisi del bisogno, nasce e si realizza il progetto di costruzione de LA CASA di Roberta.

La CASA di Roberta dunque è sorta per l’accoglienza  e l’ospitalità di Donne con o senza minori, vittime di violenza ed abusi in famiglia o fuori dalla famiglia e dunque in  forte difficoltà e disagio. Costruita con Fondi POR della Regione Calabria, La CASA di  Roberta è una struttura moderna, concepita come luogo ridente e accogliente, in cui la donna trova rifugio, ascolto, sostegno e costruisce, insieme alle  operatrici, nel rispetto dei suoi tempi, il suo progetto individualizzato di uscita dalla situazione di violenza. 

 

AREA DELL' ANIMAZIONE CULTURALE

E DELLA FORMAZIONE

La Fondazione si impegna attivamente a diffondere la cultura della non-violenza all’interno della società calabrese. Le concrete modalità di intervento in questa area sono:

  • INFORMAZIONE;
  • FORMAZIONE.

L'INFORMAZIONE: La finalità di crescita culturale dell’intero territorio sul tema della violenza, con particolare riferimento alla violenza verso le donne e i bambini, si concretizza attraverso il coinvolgimento di sempre più larghe fasce di cittadini in attività varie Convegni, Seminari di studio, Sostegno tesi, Biblioteca, Studi e ricerche, Pubblicazioni, tra cui il numero unico annuale della Rivista: Oltre il disagio, e numerosi video tematici.

LA FORMAZIONE: Per la formazione si privilegia l’attività nelle Scuole di ogni ordine e grado, con un’attenzione particolare rivolta alla fascia adolescenziale. La variegata popolazione giovanile è raggiunta nelle sedi scolastiche di appartenenza attraverso nostri Bandi di concorso mirati, Borse di studio, Premi, Indagini, Progetti strutturati e di lunga durata, iniziative queste tutte orientate a rafforzare l’ascolto, la percezione e la conoscenza del sé, allo scopo di individuare, con il contributo di tante valide strategie e opportuni strumenti, forme educative di  aggressione preventiva del problema della violenza di genere e in generale della relazionalità disturbata. Al tema specifico della violenza alle donne e ai minori si intreccia poi sempre, implicitamente ed esplicitamente,  l’attenzione verso la cultura della legalità, dell’accoglienza, dell'incontro, della solidarietà, della relazione positiva, dell'ascolto, del rispetto, nonché verso i temi di interesse specifico dell’adolescenza, tra cui le dipendenze, non ultime, le nuove dipendenza dal virtuale. Agli studenti si richiede sempre un coinvolgimento diretto e una produzione riflessiva sulle tematiche affrontate, in una dimensione partecipata e libera nella scelta dei codici comunicativi.

Attenzione non minore è rivolta alla formazione degli operatori e alla sensibilizzazione diffusa a cui si indirizzano:

INTERVENTI FORMATIVI consolidati di aggiornamento (Progetti: “Misuriamoci con le emozioni” e “AutonomaMENTE formate”)

PROGETTI riconosciuti e approvati a seguito di partecipazione a Bandi regionali e nazionali;

Interventi di formazione per volontari di SERVIZIO CIVILE che si candidano a partecipare ai nostri Progetti

Interventi di accompagnamento a TESI UNIVESITARIE espressamente destinate all’analisi di  temi  inerenti al contrasto della violenza di genere, ma anche tematici sull’attività e il ruolo della Fondazione “Roberta Lanzino” nel contesto territoriale calabrese

Attivazione e implementazione di una BIBLIOTECA DI GENERE e DEL SOCIALE, entrata a far parte del Catalogo Unico Nazionale

Attivazione e implementazione di una PINACOTECA DI GENERE, in mostra permanente nella sede della Fondazione e itinerante, su richiesta

OPEN SPACE attrezzato, offerto ai bisogni di Associazioni, Partiti, Cittadini e dunque Centro di animazione culturale ad ampio raggio

DIFFUSIONE DI MATERIALE INFORMATIVO