Messaggio di errore

Notice: Undefined offset: 1 in counter_get_browser() (linea 70 di /web/htdocs/www.fondazionerobertalanzino.it/home/sites/all/modules/counter/counter.lib.inc).

Presentazione del libro "Solo perché donna" di Melita Cavallo

La Fondazione “Roberta Lanzino è davvero lieta di ospitare il volume “Solo perché donna” ultimo lavoro di Melita Cavallo, donna e giudice che ha svolto la sua vita professionale, restando sempre accanto ai soggetti più indifesi della catena generazionale umana, ossia i minori.

La Fondazione ha avuto il piacere di averla  relatrice in molte occasioni, nelle quali, con i suoi interventi puntuali, concreti, chiari, ha testimoniato la sua passione civile e sociale, anche contro la violenza alle donne.

In “Solo perché donna” la Cavallo ci fa innanzitutto attraversare  la storia di  una legislazione, eco e proiezione di  società bacchettona a senso unico, che ha normato Delitto d’onore, Matrimonio riparatore, ha appesantito il dolore delle donne maltrattate, riconoscendo loro il “diritto” alla vendetta e ha marchiato col termine “bastardino” il figlio nato fuori dal matrimonio.  

Poi la lettura, ci accompagna nel percorso legislativo di parità e nel riconoscimento della spinta in avanti operata dal movimento delle donne, ma anche dal deciso NO legalmente gridato in un tempo ancora non maturo, da una donna: Franca Viola. Una legislazione purtroppo ancora non del tutto digerita a vari livelli di pensiero, se - NONOSTANTE - molte, troppe donne, ancora muoiono per mano maschile. Una carneficina che oggi si chiama femminicidio,  responsabile, non solo di dare morte, ma anche di creare orfani. Della sorte di questi orfani, con penna sensibile, ma anche professionale e tecnica, la Cavallo si occupa  nella seconda parte del libro.

Nelle pagine, ricche di casi veri,  non manca un doveroso riconoscimento ai presidi di contrasto e tra questi l’autrice, dà spazio e visibilità, anche alla CASA di Roberta. Roberta: vita spezzata e seme di amore, che – dice la Cavallo -  vive nella casa che porta il suo nome e anche nel cuore delle donne che nella “sua” casa ritrovano la strada per sentirsi libere”.