Note dal critico d'arte Alessandra Primicerio
Schede primarie
"Per tutte le violenze consumate su di Lei,
per tutte le umiliazioni che ha subìto,
per il suo corpo che avete sfruttato,
per la sua intelligenza che avete calpestato,
per l’ignoranza in cui l’avete lasciata,
per la libertà che le avete negato,
per la bocca che le avete tappato,
per le ali che le avete tagliato, per tutto questo:
in piedi Signori, davanti a una Donna!"
L’arte, come messaggio: Adele Lo Feudo ha ideato una mostra itinerante “Un petalo rosa. Per non dimenticare” presentando le opere di sessantacinque artiste, dedicate a vittime di violenza che denunciano il maltrattamento e ricordano la forza e il coraggio di donne che sono state e sono esempio e stimolo per altre. Il messaggio che trasmettono visivamente, esemplificandolo con i loro lavori, possiede una grande potenzialità. L’arte quindi viene intesa come metafora, dal greco μεταφορά, portare da una parte all’altra, quindi trasmettere. Le opere di Adele Lo Feudo “Un petalo rosa” (logo della mostra) e “Per non dimenticare” che formano il titolo dell’evento, rappresentano due diverse realtà della condizione della donna. “Un petalo rosa” è la donna emancipata, sicura di sé, libera dai condizionamenti della società. In “Per non dimenticare” l’ideatrice utilizza il colore grigio per evidenziare una donna vittima di violenza e maltrattamenti, umiliata come persona e mortificata nella sua intelligenza.
a Roberta Lanzino
Adele Lo Feudo “Un petalo rosa”